top of page

DAE - DEFIBRILLATORE SEMIAUTOMATICO

defibrillatore dae semiautomatico

PER INFORMAZIONI
O ORDINI CONTATTACI

O LAVORO (2).png

Il defibrillatore semiautomatico (spesso abbreviato con DAE, defibrillatore automatico esterno, o AED, automated external defibrillator) è un dispositivo in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in maniera sicura, dal momento che è dotato di sensori per riconoscere l'arresto cardiaco dovuto ad aritmie, fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare.

FUNZIONAMENTO


Un defibrillatore semiautomatico determina automaticamente se per il ritmo cardiaco che sta analizzando sia necessaria una scarica, e seleziona il livello di energia necessario. L'utente che lo manovra non ha la possibilità di forzare la scarica se il dispositivo segnala che questa non è necessaria.

Il funzionamento avviene per mezzo dell'applicazione di placche adesive sul petto del paziente. Quando tali elettrodi vengono applicati al paziente, il dispositivo controlla il ritmo cardiaco e - se necessario - si carica e si predispone per la scarica. Quando il defibrillatore è carico, per mezzo di un altoparlante, fornisce le istruzioni all'utente, ricordando che nessuno deve toccare il paziente e che è necessario premere un pulsante per erogare la scarica.

Dopo ciascuna scarica, il defibrillatore si mette in "attesa" e dopo due minuti (circa 6 cicli di RCP) rieffettua l'analisi del ritmo cardiaco e se necessario rieffettua la scarica.

All'interno del DAE è presente una piccola "scatola nera", e dal momento in cui viene acceso registra tutti i rumori ambientali; in più registra l'elettrocardiogramma del paziente dal momento in cui vengono collegate le placche.

OMOLOGAZIONE

 

L'omologazione CE è regolata dalla Direttiva 93/42/CEE e in Italia dal .lgs. n.46/97.

Ogni 4-5 anni deve essere sostituita la batteria (non ricaribile) e gli elettrodi, mentre ogni 1-2 anni deve essere aggiornato il software che modifica la forma d'onda e l'intervallo di analisi tra uno shock elettrico e l'altro.

 

A cadenza annuale, l'ASL verifica la presenza dei requisiti per tenere operativo un DAE.

Il DM 18 marzo 2011-Criteri e modalità già fissati dall'accordo Stato-Regioni del 27 febbraio 2003 «Linee guida per il rilascio dell'autorizzazione all'utilizzo extraospedaliero dei defibrillatori semiautomatici» fissa questi requisti minimi di ogni DAE (non presenti in tutti i DAE in commercio):

 

  • l'analisi automatica dell'attività elettrica del cuore d'una persona vittima di un arresto cardiocircolatorio al fine di interrompere una fibrillazione o tachicardia ventricolare: non sempre il DAE fornisce all'operatore un ritorno dopo lo shock elettrico fino alla ripresa di una normale attività cardiaca, né questa analisi è fatta tramite le due piastre che danno lo shock elettrico, senza ulteriori elettrodi);

  • il caricamento automatico con shock esterni transtoracici ripetuti a intervalli di tempo pre-programmati in accordo con le linee guida e non modificabili dagli utilizzatori non medici;

 

  • la registrazione dei tratti elettrocardiografici realizzati e dei dati di utilizzazione dell'apparecchio.

 

 

OBBLIGATORIETÀ
 

Dal 20 gennaio 2016 è obbligatoria la presenza dei DAE marcati CE per le società sportive professionali e dilettantistiche, sia dove si svolge attività agonistica che attività sportiva non agonistica (Decreto Ministero della Salute del 24 aprile 2013, pubblicato in GU del 20 luglio 2013).

Il DM 18 marzo 2011 dispone che in via prioritaria devono essere dotati di defibrillatori semiautomatici esterni a bordo, durante il servizio attivo, i seguenti mezzi:

  • mezzi di soccorso sanitario a disposizione del sistema di emergenza territoriale 118;

  • mezzi di soccorso sanitario appartenenti alle organizzazioni di volontariato, alla Croce Rossa Italiana ed al Dipartimento della Protezione Civile;

  • mezzi aerei e navali adibiti al soccorso e al trasporto degli infermi;

  • ambulanze di soggetti pubblici e privati che effettuano servizio di assistenza e trasporto sanitario.

 

E di valutare l'installazione in:

 

  • luoghi isolati e zone disagiate (montagna, piccole isole), pur se a bassa densità di popolazione, tenuto conto che "avvenire mediante una distribuzione strategica in modo tale da costituire una rete di defibrillatori in grado di favorire la defibrillazione entro quattro/cinque minuti dall'arresto cardiaco, se necessario prima dell'intervento dei mezzi di soccorso sanitari." (allegato A DM 18/03/2011).

 

  • strutture sanitarie e sociosanitarie residenziali e semiresidenziali autorizzate, poliambulatori, ambulatori dei medici di medicina generale;

 

  • auditorium, cinema, teatri, parchi divertimento, discoteche, sale gioco e strutture ricreative, stadi, centri sportivi;

 

  • grandi e piccoli scali per mezzi di trasporto aerei, ferroviari e marittimi, strutture industriali;

 

  • centri commerciali, ipermercati, grandi magazzini, alberghi, ristoranti,

 

  • stabilimenti balneari e stazioni sciistiche; strutture sede di istituti penitenziari, istituti penali per i minori, centri di permanenza temporanea e assistenza; strutture di Enti pubblici: scuole, università, uffici; postazioni estemporanee per manifestazioni o eventi artistici, sportivi, civili, religiosi;

  • le farmacie.

bottom of page